IMPIANTO DI PACEMAKER SENZA FILI
IMPIANTO DI PACEMAKER SENZA FILI
I pacemaker tradizionali usati per la terapia delle bradicardie consistono in uno o più sottili cavi elettrici, chiamati elettrocateteri, portati attraverso le vene all’interno del cuore sotto guida di raggi X, e collegati ad una batteria ed a processori grandi circa 3 x 4 cm. L’impianto di questi pacemaker tradizionali prevede un’incisione cutanea chirurgica a livello pettorale e l’utilizzo dell’anestesia locale per creare una tasca sotto la cute in cui collocare la batteria. Sebbene la procedura non sia eccessivamente invasiva e le complicanze siano relativamente poco frequenti, vi è comunque un rischio di complicanze nel breve termine dovute alla procedura, quali ematoma, infezione della tasca, pneumotorace, tamponamento cardiaco, sposizionamento degli elettrodi, etc. ed un rischio a lungo termine quali malfunzionamento e/o rottura degli elettrocateteri e/o di infezione in sede di batteria che può arrivare fino all’interno del cuore. Oggi dopo molte ricerche, per alcune categorie di pazienti, è possibile utilizzare un innovativo pacemaker senza fili dalle ridottissime dimensioni, tali da potere essere introdotto direttamente nel cuore in maniera mini-invasiva attraverso una vena dell’inguine e senza incisioni chirurgiche.
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Cosa è il pacemaker senza fili?
Il pacemaker senza fili differisce dai pacemaker convenzionali per essere talmente piccolo da poter essere posizionato direttamente all’interno del cuore, senza quindi la necessità di collegare elettrodi cardiaci ad un generatore esterno al cuore. Il nuovo pacemaker ha elettrodi di stimolazione, batteria e processori incorporati in un unico dispositivo. Si tratta di un piccolo cilindro lungo circa 2,5 cm, del peso inferiore ai 2 grammi e volume inferiore ad 1 cc. . L’assenza dei classici fili degli elettrodi di stimolazione riduce la possibilità che il sistema vada incontro a malfunzionamenti legati al danneggiamento dei cavi. La durata media della batteria è di circa 8-9 anni, variando da un minimo di 5 ad un massimo di 15 anni, inoltre è risonanza magnetica compatibile e controllabile in remoto. Con questa novità tecnologica (dimensioni ridottissime ed assenza di fili), non siamo più costretti ad utilizzare il bisturi e i punti di sutura ma tutta la procedura viene effettuata con strumenti che si introducono attraverso una semplice puntura all’inguine, in maniera molto meno invasiva.
IMPIANTO LEADLESS (SENZA FILI)
Quali sono i vantaggi del pacemaker senza fili per il paziente?
Questa tecnologia stravolge completamente il punto di vista del paziente. Comporta una considerevole riduzione dei tempi di impianto, dei tempi di degenza e dei rischi connessi all’intervento. Inoltre non riportando il paziente alcuna cicatrice, nessuna tasca sottocutanea e non avvertendo alcun dispositivo sotto la cute ed avendo di fatto un dispositivo invisibile esternamente, non vive più il timore di essere un cardiopatico e l’impatto psicologico è straordinario. Di fatto passiamo da un portatore di pacemaker a un paziente che è portatore di dispositivo che non percepisce affatto e che ha già da subito dopo l’impianto minori limitazioni in termini di attività fisica poiché essendo tutto interno al cuore è più protetto rispetto a un pacemaker tradizionale.
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Tecnica di impianto
Il nuovo pacemaker senza fili contiene in sé il processore, la batteria e gli elettrodi e viene introdotto utilizzando una tecnica completamente innovativa: non più esternamente al cuore previa incisura, tasca sottocutanea e collegamento a cateteri, bensì introdotto direttamente attraverso il sistema venoso con l’ utilizzo di particolari cateteri introduttori e fissato direttamente nel cuore a livello del setto interventricolare destro. In pratica, un intervento mini-invasivo. La dimissione viene comunemente effettuata entro 24-48 ore dall’impianto. La procedura viene eseguita in anestesia locale e dura circa 30 minuti. La modalità non chirurgica di impianto e l’assenza dei cateteri eliminano quasi completamente il rischio di infezioni e di malfunzionamenti del dispositivo.
A quali pazienti è indicato il pacemaker senza fili?
A differenza dei sistemi tradizionali, che riescono a stimolare elettricamente tutto il cuore (atrio e ventricolo), i nuovi pacemaker senza fili sono in grado di agire su una sola camera cardiaca (il ventricolo), pertanto attualmente non sono candidabili alla nuova applicazione tutti i pazienti. Il pacemaker senza fili è progettato esclusivamente per l’utilizzo in ventricolo destro ed è pensato per quei pazienti che necessitano di una stimolazione ventricolare monocamerale secondo le attuali linee guida, cioè pazienti affetti da fibrillazione atriale lenta e pazienti affetti da blocchi e bradicardie intermittenti.
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